Emigrazione, Popolari per l'Italia presentano a Renzi proposte per italiani all'estero
Febbraio 21, 2014
Nel governo Renzi gli italiani all'estero vogliono contare
Marzo 2, 2014(Roma, 25 febbraio 2014) – L’on. Nissoli è intervenuta oggi, nell’Aula di Montecitorio, in occasione del dibattito sul voto di fiducia al Governo Renzi.
Nel suo intervento la deputata eletta in Nord e Centro America, dopo aver sottolineato il fatto di essere stata eletta all’estero, ha evidenziato il fatto che l’attaccamento che gli italiani all’estero hanno verso il proprio Paese è stato “poco ricambiato sul piano istituzionale, visto che le urgenze manifestate nel corso di questi anni non hanno avuto un adeguato riscontro nelle azioni di governo, nonostante il forte e costante impegno degli eletti all’estero”.
“Signor Presidente – ha continuato la Nissoli – Lei ha parlato della bellezza dell’essere italiani, io devo aggiungere che all’estero questa bellezza l’abbiamo resa tangibile e se il nostro export tiene è proprio grazie alla presenza di quei tanti italiani nel mondo che da sempre sono ambasciatori del made in Italy, della nostra cultura e stile di vita” precisando che “essi devono entrare a far parte, a pieno titolo, delle politiche di valorizzazione del Sistema-Italia nel mondo” e che “le politiche per gli italiani all’estero devono essere parte integrante della politica estera italiana”.
“Se così fosse – osserva la deputata – si darebbe avvio ad un cambiamento anche in questo settore che farebbe bene a tutta l’Italia e servirebbe a tenere più unita le due Italie, quella che è dentro i confini nazionali e quella che vive all’estero e che ha dato un contributo importante allo sviluppo del nostro Paese, in passato, ed è ancora disponibile a mettersi in gioco in questo momento di perdurante crisi economica che Lei, Signor Presidente, dice di voler aggredire partendo da cose concrete e con azioni immediate”.
“Vogliamo una Italia che non ci faccia arrossire quando ci troviamo a parlare con i nostri amici e colleghi di altri Paesi – puntualizza l’on. Fucsia FitzGerald Nissoli – una Italia che sappia accogliere quella voglia di investire che molti di noi all’estero hanno, prima di tutto per amor patrio, e di quelli che vedono nel nostro Paese una opportunità” e poi sottolinea che “abbiamo una grande ricchezza che dovrebbe essere al centro di una nuova politica di sviluppo che è il nostro patrimonio paesaggistico e culturale, un settore che assieme al made in italy tradizionale può dare un contributo importante per la crescita che non può essere sganciata dall’innovazione e dalla ricerca”.
Inoltre, richiama l’importanza di una “appropriata valorizzazione della rete dei ricercatori italiani nel mondo” che “darebbe un contributo notevole allo sviluppo del nostro know-how, in una realtà globale dove siamo chiamati a competere sul piano della qualità”.
Poi, richiamando la citazione di Renzi sulla World Bank ha affermato: “io vorrei che noi, insieme, lavorassimo affinché, in questi rapporti sul doing business in Italy, quei fattori frenanti gli investimenti nel nostro Paese possano svanire nel nulla o, più realisticamente, essere sostanzialmente ininfluenti”.
Avviandosi alle conclusioni l’on. Nissoli ha ricordato il tema dell’urgenza nell’agire di cui ha parlato il Presidente Renzi dicendosi d’accordo e precisando che “lo chiediamo anche noi dall’estero per il bene dell’Italia e dei nostri concittadini che vivono su questo territorio. Tuttavia, abbiamo l’obbligo di ricordarle che c’è un’Italia che aspetta da tanto un piccolo segnale di attenzione: è l’Italia dell’emigrazione, vecchia o nuova che sia”. Pertanto l’on. Nissoli ha esortato il Presidente del Consiglio dei Ministri ad invertire “una tendenza” ricordando: “noi eletti all’estero ci stiamo mettendo la faccia, proprio come Lei; abbia l’attenzione che ci è dovuta e che è dovuta a chi dall’estero guarda con amore al proprio Paese”.
Infine, la parlamentare ha evidenziato alcuni punti programmatici di interesse degli italiani all’estero: “come quello del riacquisto della cittadinanza per chi recatosi all’estero l’ha perduta, quello della promozione della lingua e cultura italiana, dei servizi consolari, del pari trattamento fiscale con i cittadini residenti sul territorio nazionale” ed ha chiesto al Presidente Renzi “un impegno chiaro ed evidente” e cioè di assumere “insieme l’obbligo di portarne a termine almeno uno”, quale segnale “di inversione di tendenza”.
“Molti italiani all’estero si sono fidati di me – ha concluso l’on. Nissoli – io mi voglio fidare di Lei, dia ai connazionali all’estero una risposta concreta in breve tempo, ne hanno e ne abbiamo bisogno!
Speriamo si riesca a cambiare questo Paese anche costruendo una società a misura di bambini instillando in loro il senso civico e l’amore per la nostra Patria. Grazie e Buon lavoro!”